Restrizione del sonno e CBTI

Terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia (CBTI): Restrizione del sonno

Questa procedura, sviluppata da Arthur Spielman, è progettata per eliminare i prolungati risvegli notturni. Non mira a limitare il tempo di sonno effettivo, ma piuttosto a limitare inizialmente il tempo trascorso a letto. I passaggi successivi consistono nell’aumentare gradualmente il tempo trascorso a letto. Il tempo iniziale a letto è di solito il tempo medio di sonno totale notturno nell’ultima settimana. Tuttavia, il tempo consentito a letto non dovrebbe essere inferiore a 5.,5 ore, anche per le persone che dormono meno di 5,5 ore a notte.

Ad esempio, si consideri una persona che va a letto alle 23:00 e si alza dal letto alle 8:00 ma dorme in media solo 6 ore a notte. Durante la prima fase di questa procedura questa persona sarà a letto solo 6 ore (ad esempio, 12:00 a.m. a 6:00 a. m.). Questo suona duro, ma dopo una settimana o giù di lì ci sarà una marcata diminuzione del tempo trascorso sveglio nel bel mezzo della notte.,

Di solito le persone sperimentano un netto miglioramento della qualità del sonno dopo una settimana di tempo limitato a letto, ma si rendono anche conto che non dormono abbastanza. In questo caso, il passo successivo è quello di estendere gradualmente il tempo trascorso a letto da 15 a 30 minuti, a condizione che la veglia nel mezzo della notte rimanga minima.

Ogni nuova estensione del tempo a letto viene seguita per almeno una settimana prima di passare all’estensione successiva. La decisione su quando estendere il tempo a letto si basa sulla percentuale del tempo dormito rispetto al tempo trascorso a letto., Questo è chiamato efficienza del sonno. Se l’efficienza media del sonno è dell ‘ 85% o più, il tempo a letto viene esteso. Se è inferiore all ‘ 80%, il tempo è ulteriormente limitato. Altrimenti il tempo a letto rimane invariato. Ci sono diverse varianti di questa procedura e il terapeuta sceglie quella che meglio si adatta a un singolo paziente. In tutte le varianti, la procedura continua fino a raggiungere un punto dopo il quale non è necessaria alcuna ulteriore estensione perché la quantità di sonno ottenuta è sufficiente per una funzione diurna ottimale.

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