La storia di Pigmalione e Galatea inizia con Pigmalione stesso, uno scultore dell’isola di Cipro. Dopo aver visto i Propoetidi essere puniti da Venere e trasformati in prostitute, Pigmalione ” sine coniuge caelebs vivebat thalamique diu consorte carebat.”(Senza una moglie viveva celibe, per lungo tempo senza un compagno della camera da letto., Ovidio, Metamorfosi, Libro 10, Linea 245-246)
Come tale, Pigmalione dedicato il suo tempo al suo lavoro, e ha iniziato un nuovo progetto, in cui egli è stato scolpire una donna, che ha chiamato Galatea, di avorio. Mentre progrediva, e i suoi colpi di scalpello diventavano più morbidi e precisi, si rese conto che Galatea era perfetta e che se ne stava innamorando. Quando ebbe finito, Pigmalione cominciò a portare i doni statua che pensava che le donne vorrebbero: perle di vetro, stoffa fine, conchiglie, e fiori graziosi.,
Un giorno, in una festa per Venere, il giorno più celebrato a Cipro, Pigmalione pregò all’altare per gli dei di dargli una moglie come la sua statua d’avorio, e “ut ipsa suis aderat Venus aurea festis,… amici numinis presagio, fiamma ter accensa est apicemque per aera duxit.”(Come Venere d’oro era lì al suo festival,… un amichevole presagio, la fiamma divampò tre volte e condusse la sua cima attraverso l’aria. Ovidio, Metamorfosi, Libro 10, Linea 277-279)
Quando tornò a casa, Pigmalione baciò la statua, e si trasformò in una donna con la stessa identica somiglianza., Infine, quando Pigmalione sposò Galatea, Venere presiedette i rituali, assicurando un matrimonio lungo e felice per loro due.