La lunga storia del Milford (Plaza) Hotel

Avete visto il rinnovato Milford Hotel? L’edificio stesso è per lo più lo stesso, ma la hall e gli interni su Eighth Avenue e 44th Street sfoggiano un look elegante e minimalista.

La ristrutturazione moderna è difficile da avvolgere la testa intorno se si viveva a New York nel 1980.

Allora, il Milford era il cheapo, turistico-friendly Milford Plaza, noto per i suoi spot 1980 pazzo-orecchiabili.,

(Attenzione: vederlo, e la canzone Milford Plaza sarà nella tua testa in un ciclo infinito per il resto della giornata.)

E se la tua storia di New York risale a decenni prima, potresti ricordare quando il Milford Plaza era il Lincoln Hotel.

Inaugurato nel 1928, il Lincoln dispone di 1.300 camere distribuite su 27 piani. Nei decenni successivi, l’hotel ospitò venditori, turisti e persone collegate al quartiere dei teatri. Il ristorante e la sala da ballo erano pieni di festaioli. Sono stati registrati anche alcuni suicidi.,

Dal 1950, il Lincoln era un guscio del suo ex auto—un appartamento fatiscente in out-of-fashion west Midtown. Un 85 per cento affitto di posti vacanti mantenuto il numero di residenti basso, i corridoi spettrale.

Lo sviluppatore William Zeckendorf lo acquistò nel 1956 e ottenne il permesso di cacciare gli inquilini controllati da lungo tempo. Eppure non se ne sono andati senza combattere.

Nel 1956, l’ultimo degli inquilini di holdout—l’Hotel Lincoln Seven, li chiameremo—affrontò un procedimento di sfratto nello stesso periodo in cui gli arredi dell’hotel erano programmati per andare all’asta.,

“Entro quattro ore dall’offerta di apertura della vendita, il ristorante, il negozio di barbiere, la caffetteria e il salone di bellezza erano stati spazzati via dagli infissi”, ha scritto il New York Times.

Nel frattempo, gli sviluppatori hanno offerto di trasferire i residenti di holdout in sistemazioni alberghiere simili al Knickerbocker sulla West 44th Street. Hanno rifiutato.

Infine, hanno pagato pagamenti in contanti di $300o per inquilino per liberare prontamente. ” L’ultima ad essere d’accordo fu la signorina Edna King, ospite dal 1929″, riferiva il New York Times.

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