Chiara d’Assisi

Reputazione diffusa in tutta Europa

Contro le sue obiezioni, Francesco fece di Chiara badessa del suo ordine nel 1215, e si ritiene che non abbia mai lasciato l’abbazia di San Damiano per i 40 anni tra allora e la sua morte. Anche un’altra sorella, Beatrix, la seguì lì, così come la madre vedova e la zia Bianca. Come l’ordine dei Frati Minori di Francesco, la sua idea si diffuse rapidamente in tutta Italia e non solo, e furono fondate diverse altre comunità di Clarisse., Come badessa, era nota per i rigori della sua penitenza e spesso digiunava così drasticamente che si ammalava; durante i quaranta giorni di Quaresima, ad esempio, prendeva solo pane e acqua. Le Clarisse non dormivano su materassi, piuttosto su letti familiari modellati da ramoscello e canapa e andavano a piedi nudi in ogni momento. Pregarono per il cibo, non mangiarono mai carne e si astennero da ogni discorso inutile., “La fondatrice ha raccomandato questo santo silenzio come mezzo per evitare innumerevoli peccati della lingua”, ha osservato Butler’s Lives of the Saints, ” e per preservare la mente sempre ricordata in Dio e libera dalla dissipazione del mondo che, senza questa guardia, penetra anche le pareti dei chiostri.”

Chiara era determinata che il suo ordine vivesse come comunità di frati di Francesco, senza beni o terreni, sussistendo solo sulla carità quotidiana., Questa era una proposta radicale per le comunità religiose nell’alto Medioevo, poiché molti possedevano grandi proprietà che coltivavano per sopravvivere; altri prendevano studenti o facevano mestieri che poi vendevano per sussistenza; il principio francescano credeva che tale lavoro li distraesse dal soddisfare la loro vocazione religiosa, per servire Dio. L’ordine di Chiara non aveva alcuna regola scritta formale, o costituzione, nei suoi primi anni, tranne che per una breve scritta da Francesco., Nel 1219, le Clarisse passarono sotto la protezione del cardinale Ugolino quando Francesco si unì a una delle Sante Crociate, e Ugolino redasse una regola basata su quella di San Benedetto. Non conteneva però l’ingiunzione per la povertà assoluta—consentendo invece il possesso di beni comuni—e Chiara si oppose a questo; le Clarisse erano un ordine di clausura, e Ugolino riteneva impraticabile che le donne andassero a mendicare. Tuttavia, è stato approvato da papa Onorio III che anno; dopo diversi anni di sue suppliche, Chiara ha vinto il suo caso., Il 17 settembre 1228, Ugolino, ora papa Gregorio IX, concesse al suo ordine il Privilegium Paupertatis, o ” Privilegio della Povertà.”Fu il primo decreto di questo tipo emesso da un papa e letto in parte:” È evidente che il desiderio di consacrarvi a Dio solo vi ha portato ad abbandonare ogni desiderio di cose temporali… . Dal momento che, pertanto, avete chiesto per esso, confermiamo con favore apostolico la risoluzione della più alta povertà e con l’autorità di queste lettere presenti concedere che non può essere costretto da nessuno a ricevere beni., A nessuno, pertanto, sia consentito violare questa pagina della nostra concessione o opporsi con temerarietà avventata.

Nei suoi ultimi anni, quando Francesco era cieco e malato, Chiara si dice che abbia costruito una piccola capanna per lui a San Damiano, dove ha scritto il suo “Cantico del Sole.”Lei stessa eseguiva meno delle punizioni penitenziali per le quali era conosciuta negli anni precedenti., Scrivendo ad Agnese, figlia del re boemo e fondatrice di una comunità di Clarisse a Praga, avvertì la badessa di essere meno drastica nelle proprie mortificazioni, “affinché vivendo e sperando nel Signore gli offriate un servizio ragionevole e un sacrificio condito con il sale della prudenza”, la Vita dei Santi di Butler la citava mentre scriveva ad Agnese.

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